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martedì 28 aprile 2015

Bdsm: moda del momento o sesso del futuro?

È il film del momento, tutto il mondo a San Valentino si è fermato in attesa del cult dell’anno e cosi che “Mr. Gray è pronto a ricevervi”,tratto dal best seller “50 sfumature di grigio” ha acceso i riflettori su alcune pratiche sessuali poco note al grande pubblico. “C’è una linea molto sottile tra piacere e dolore, Anastasia. Sono due facce della stessa medaglia, uno non può esistere senza l’altro … Il nostro scopo è il piacere Miss Steele”.

Il fenomeno Bdsm
E’ cosi che emerge il fenomeno Bdsm, nello specifico questo termine è un acronimo che indica un insieme di pratiche relazionali e/o preferenze sessuali basate sulla dominazione e la sottomissione: Bondage e Disciplina, Dominazione e Sottomissione, Sadismo e Masochismo. Tali pratiche, considerate fuori da un contesto della piena consensualità sono generalmente spiacevoli e del tutto indesiderabili, diventano, invece all’interno del Bdsm, fonte di soddisfazione reciproca. Nel movimento Bdsm accade che un partner si abbandona alla volontà e alle fantasie dell’altro: giocare con la vita e con la morte, lasciare nelle mani dell’altro il potere sulla propria vita, è sicuramente una componente molto importante di tali metodi. Il movimento Bdsm incarna un erotismo estremo, al limite tra piacere e dolore.

Le pratiche
Tra le pratiche tipicamente appartenenti al Bdsm rientrano: lo spanking (sculacciata) un gioco erotico che consiste nello sculacciare il partner allo scopo di provocare l’eccitazione sessuale, il Femdom che indica il ruolo di dominazione esercitato da un partner sull’altro nell’ambito di una relazione erotica o di una pratica sessuale, il bondage che consiste nel legare il corpo dell’altro, il feticismo del piede femminile, lo smothering, una sorta di soffocamento erotico; più estreme sono la flagellazione, la coprofagia, l’urofagia, la castità forzata.Come in ogni rapporto Bdsm vale sempre la regola del Ssc (acronimo di Safe, Sane and Consensual) in questo modo con l’utilizzo di una parola d’ordine prestabilita ci si abbandona completamente all’altro, accettando o compiendo atti anche contro la propria volontà, avendo sempre la possibilità di pronunciare la fatidica parola d’ordine qualora non ci si senta pronti a continuare quel “gioco”.

Cosa spinge alla pratica
Quali potrebbero essere i meccanismi che spingono gli individui a prediligere questo tipo di sessualità piuttosto che un’altra? in primis la voglia di sperimentarsi, di giocare con sé e con l’altro; poi la curiosità, ma anche la voglia di scontrarsi con i propri limiti mettendosi alla prova, il desiderio di onnipotenza e dominio sull’altro, che seppur non coscienti, occupano spesso il nostro lato oscuro che non sempre possiamo mettere a tacere. Aldilà quindi di ciò che è accaduto nella varie sale cinematografiche italiane e non, dove sia durante che successivamente alla visione del film l’esibizionismo e l’emulazione l’hanno fatta da padrone, bisogna pur accettare che qualche trasgressione all’interno della coppia fa parte dell’intimità, e la possibilità di conoscere modalità diverse del fare l’amore potrebbe essere un modo per ravvivare gli animi nelle coppie che stanno insieme da tempo. Più che altro bisogna chiedersi che cosa accade quando uno dei due partner prevarica sull’altro, quando le trasgressioni diventano l’unicum, quando non è più un gioco per vivacizzare il rapporto, ma è l’unico modo per raggiungere il piacere e accondiscendere al proprio partner subendo cosi determinati tipi di comportamenti che smettono di essere un gioco scelto dalla coppia ma diventano una costrizione senza via di alternativa.

Le caratteristiche
L’ossessione di dover compiere sempre un determinato comportamento e la disperazione che potrebbe insorgere nel non mettere in atto tale “pratica” sono le due caratteristiche principali che fanno di qualsiasi azione una patologia. Quando in un rapporto vale la consensualità non esiste perversione o tabù,semplicemente esiste complicità, ed è da questa che nasce il piacere: godere di ogni parte di sè stessi e dell’altro, saper fare del proprio corpo un mezzo per assaporare il piacere senza danneggiare sé o gli altri. C’è quindi da chiedersi se fosse necessaria la visione del film per “rispolverare” determinate condotte sessuali o forse un numero considerevole di coppie lo pratica già da innumerevole tempo? È più facile pensare che siano sempre persone lontane da noi a farlo, ma proviamo a domandarci se la nostra vicina di casa, il collega insospettabile, l’amica della palestra, potrebbero essere tra i più assidui praticanti di pratiche Bdsm. Godrebbero cosi di minore stima da parte nostra? Io non credo. Resta comunque come elemento principale la possibilità di essere sé stessi, nelle proprie sperimentazioni e nelle proprie scelte, “normali” o”deviate” che siano purchè non danneggino né noi né gli altri.

Valentina De Maio

http://www.futuroquotidiano.com/bdsm-sesso-moda/


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